AMBIENTE E INNOVAZIONE: LE NEWS DALL’UNIONE EUROPEA

CdR: pareri su consumatori, ambiente, innovazione

La Gazzetta ufficiale comunitaria ha pubblicato i pareri del Comitato delle Regioni e dei poteri locali (CdR) della sessione plenaria del 29 e 30 novembre scorsi. Tra i temi trattati, segnaliamo: «Un’agenda europea dei consumatori — stimolare la fiducia e la crescita»; «Sviluppo locale di tipo partecipativo»; «Verso un settimo programma d’azione per l’ambiente: una migliore attuazione della legislazione dell’UE sull’ambiente»; «Attuazione della strategia tematica per la protezione del suolo»; «Il partenariato europeo per l’innovazione: produttività e sostenibilità dell’agricoltura». Scarica la Gazzetta

Euro Mediterraneo: Horizon 2020, quattro progetti per l’ambiente

Nell’ambito del programma comunitario Horizon 2020, sono state avviati quattro progetti per ridurre l’inquinamento nel bacino del Mediterraneo. Tunisia, Giordania, Egitto e Libano sono coinvolti da qualche mese in questa impresa finanziata grazie al Programma d’investimenti Mediterranean Hot Spots (MeHSIP-PPIF). Lake Bizerte (Tunisia): the feasibility study was recently completed including additional industries adjacent to Lake Bizerte also becoming part of this project. A key milestone was recently achieved through the submission of an official request for financing from the Tunisian government to the EIB. The subsequent pre-appraisal mission that took place in November 2012 confirmed the strong commitment to the project from the central and local authorities. Questa iniziativa di bonifica ambientale consentirà di migliorare le condizioni e la qualità di vita di oltre 420 milioni di persone residenti nei Paesi bagnati dal Mar Mediterraneo. L’inclusione di Horizon 2020 tra le sei principali iniziative dell’Unione per il Mediterraneo (UpM) dimostra con quale vigore si stia affrontando la sfida ai cambiamenti climatici. (V.V.)

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CONTRASTARE LA VIOLENZA DOMESTICA

Mantenere alta la guardia

Organizzata dal Consiglio d’Europa, la Conferenza regionale dedicata alla Convenzione per la prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, svoltasi a Helsinki il 17 e 18 gennaio, ha visto riuniti rappresentanti dei governi degli Stati membri, parlamentari ed esponenti dei poteri locali, delle autorità giudiziarie e delle forze dell’ordine, di organizzazioni regionali e internazionali. Ogni giorno in Europa si verificano episodi di violenza sulle donne. Sono vittime di stalking, sono molestate, violentate, mutilate, costrette dalla loro famiglia a sposarsi, sterilizzate contro la loro volontà o vittime di abusi psicologici o di maltrattamenti fisici perpetrati al “riparo” delle mura domestiche. Sono incessanti i casi di violenza sulle donne, e le vittime sono innumerevoli. La Convenzione del Consiglio d’Europa, aperta alla firma l’11 maggio 2011, è il primo strumento giuridicamente vincolante in Europa finalizzato a tale scopo e rappresenta il trattato internazionale più ambizioso in questo campo.
La Conferenza di Helsinki ha posto particolarmente in risalto il valore aggiunto della Convenzione, la stretta correlazione tra il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e la lotta alla violenza sulle donne, nonché il riconoscimento che la violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani.

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Uguaglianza uomo-donna: priorità per lo sviluppo mondiale

Ovunque nel mondo, nei posti decisionali e in tutti gli ambiti della vita pubblica ed economica le donne continuano ad essere sottorappresentate. Donne della società civile ed elette locale, per iniziativa della CGLU), si incontreranno a Parigi, il 30 gennaio e 1 febbraio prossimi, per discutere di questo, dei progressi compiuti e degli ostacoli esistenti e per uno scambio di esperienze.

La Conferenza “Uguaglianza uomo-donna, una priorità per lo sviluppo mondiale” è organizzata dalla CGLU (Città e Governi Locali Uniti) in collaborazione con UN Women, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la parità di genere e la Municipalità di Parigi. Il dibattito si articolerà in quattro tavole rotonde in cui si discuterà della partecipazione delle donne nella presa di decisione a livello locale, evocando anche l’esperienza europea della “Carta per la parità delle donne e degli uomini nella vita locale”, lanciata dal CCRE nel 2006, del ruolo delle donne nei finanziamenti innovativi e l’accesso ai servizi essenziali, del problema della sicurezza delle donne, nella cui sessione verranno esaminate le azioni che possono essere condotte per attuare politiche per la creazione di luoghi comunitari, di coesione sociale e di integrazione, nelle città. Approfondisci

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CITTADINI EUROPEI SUI SOCIAL NETWORK

La Commissione europea ha dato il via all’Anno europeo dei cittadini, inaugurato lo scorso 10 gennaio a Dublino, in occasione dell’apertura del semestre di Presidenza dell’UE dell’Irlanda. In Italia, sarà il Dipartimento Politiche Europee a curare il coordinamento delle attività nazionali, la promozione delle iniziative regionali e locali, favorendo la partecipazione di tutte le parti interessate inclusa la società civile. Intanto, l’Anno europeo dei cittadini sbarca sui social network: sia su Facebook che su Twitter sarà possibile da oggi seguire eventi, iniziative, curiosità, approfondimenti e notizie. Un contatto immediato e diretto con i cittadini a cui l’Anno europeo intende rivolgersi.
– Facebook www.facebook.com/vivieuropa
Twitter@DipPoliticheUE

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ALLARME STATO DISOCCUPAZIONE IN EUROPA

”Stiamo tutti sottovalutando l’enorme tragedia della disoccupazione, che ha raggiunto livelli drammatici”: nel suo ultimo intervento al parlamento europeo da presidente dell’eurogruppo Jean Claude Juncker lancia l’allarme lavoro in Europa e nella zona euro. ”Abbiamo toccato dei livelli che non possiamo permetterci”, sottolinea il premier lussemburghese che recupera Marx per spiegare come dopo un anno di austerita’ bisogna ora guardare alla dimensione sociale dell’Europa. Perche’ ”Se non lo facciamo perderemmo credibilità e approvazione della classe operaia”. E quindi, per Juncker servono subito salario minimo garantito e politiche piu’ attive per il mercato del lavoro. D’altronde, ricorda, quando fu introdotto l’euro i governanti promisero che avrebbe portato a societa’ piu’ eque. E invece, la disoccupazione aumenta e con essa gli squilibri sociali. Ma al futuro guarda comunque con ottimismo: ”Iniziamo il 2013 in una situazione nettamente migliore rispetto all’anno scorso, perche’ il 2012 e’ stato un anno ricco di risultatipositivi”.

Fonte: FOCUS EUROPE http://www.focuseurope.org/sito/index.php/it/news-dalleuropa/643-disoccupazione-juncker