L’UE intensifica la lotta antifrode

Ogni anno l’Unione perde almeno 500 milioni di euro in entrate e spese per presunti casi di frode. Per ovviare alle scappatoie che attualmente consentono l’impunità di coloro che
derubano il contribuente europeo, la Commissione ha proposto di istituire una nuova Procura europea.
Istituzione indipendente, la nuova Procura europea avrebbe il compito di colmare le lacune esistenti tra i sistemi penali dei paesi europei, le cui competenze si arrestano ai confini
nazionali, e gli organi dell’UE, che non hanno il potere di svolgere indagini penali. La Procura sarà integrata nei sistemi giudiziari nazionali e dotata di procuratori europei
delegati, che svolgeranno le indagini e avvieranno le azioni penali nel rispettivo Stato membro avvalendosi del personale nazionale e applicando le leggi nazionali. Un unico
procuratore europeo garantirà che i singoli procuratori delegati seguano un approccio uniforme in tutti i paesi.
L’intera struttura si avvarrà di risorse esistenti, per cui non dovrebbe comportare costi aggiuntivi rilevanti. Ai giudici nazionali sarà affidato il controllo giurisdizionale, nel senso che saranno loro a trattare gli eventuali ricorsi contro gli atti dei procuratori europei.

Alle persone accusate di frodare il bilancio dell’UE vengono riconosciuti maggiori diritti procedurali, tra cui il diritto alla traduzione ed interpretazione, il diritto di acce
dere agli elementi di prova e di farsi assistere da un avvocato. La Commissione propone inoltre di estendere a tutti i paesi certi diritti già esistenti in alcuni di essi: la facoltà di non rispondere e la presunzione di innocenza, il diritto al patrocinio gratuito, il diritto di presentare elementi di prova e di chiedere l’audizione di testimoni.
L’UE dispone già di un Ufficio antifrode, l’OLAF. Una volta istituita la Procura europea, l’OLAF non sarà più responsabile delle indagini amministrative nei casi
di frode a danno dell’Unione o di ulteriori reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE, ma continuerà a svolgere indagini su altre irregolarità, tra cui gli illeciti commessi dal personale dell’UE senza incidenza finanziaria.
Le proposte passano ora all’esame del Parlamento europeo e dei governi nazionali in seno al Consiglio dell’UE. In base a precedenti accordi, la Danimarca non parteciperà all’iniziativa e
nemmeno il Regno Unito e l’Irlanda, salvo che decidano volontariamente e in modo esplicito di farlo (opt in). Se non tutti i paesi si dichiareranno a favore dell’istituzione della Procura
europea, un gruppo di almeno nove può comunque decidere di procedere in tal senso.
Fonte:
Commissione europea

Ue: bilancio 2014: Consiglio chiede 1 mld tagli in pagamenti

Ue: bilancio 2014; Consiglio chiede 1 mld tagli in pagamenti
Oltre un miliardo di tagli sul fronte dei pagamenti e 240 milioni su quello degli impegni rispetto alla proposta avanzata dalla Commissione europea.
E’ la posizione sul bilancio UE 2014 adottata in data 2 settembre 2013 dal Consiglio, con l’astensione di Belgio, Danimarca e Gran Bretagna.
Le cifre proposte dagli stati membri costituiscono un taglio di 9,33 miliardi pari al 6,15% in meno sugli impegni (per un totale di 142 mld) rispetto al bilancio 2013, mentre c’è un
aumento di 1,79 miliardi pari all’1,35% in più (per un totale di 135 mld) sul fronte dei pagamenti. I fondi stanziati per i nuovi programmi, in particolare a favore dell’occupazione
giovanile, non sono però stati ridotti, precisa il Consiglio, spiegando che i tagli sono stati calcolati ”in base all’attuazione dei passati bilanci e a capacità realistiche di assorbimento”.
Spetta ora all’Europarlamento presentare la sua proposta, attesa per la settimana del 21 ottobre, che dovrà poi negoziare con il Consiglio a partire dal 24 ottobre per trovare un’intesa
entro tre settimane.
Fonte:
ansa.Europa, 2 settembre 2013

Ambiente: nuovo regolamento sui biocidi per una maggiore protezione della salute umana e dell’ambiente

Dal 1º settembre  è applicabile all’intera Unione europea un nuovo regolamento sui biocidi, che aumenterà sensibilmente la sicurezza e semplificherà la procedura di autorizzazione di biocidi utilizzati e immessi sul mercato dell’UE.

I biocidi sono sostanze chimiche utilizzate per eliminare gli organismi nocivi come i parassiti e i germi (ossia muffe e batteri) e comprendono insettifughi, disinfettanti e prodotti chimici industriali, quali pitture antivegetative per navi e preservanti per vari materiali.

Il nuovo regolamento sui biocidi n. 528/2012 consente di chiedere un’autorizzazione di biocidi per l’intero mercato dell’Unione, per immettervi direttamente i prodotti.

Le imprese hanno a disposizione due possibilità per chiedere l’autorizzazione a immettere i loro prodotti sul mercato: la prima, che sarà probabilmente utilizzata dalle grandi imprese, stabilisce che le società debbano presentare una domanda all’ECHA e che, se ritenuto sicuro, il prodotto possa essere venduto in tutta l’UE; la seconda può risultare più attraente per le numerose piccole e medie imprese in questo settore, in quanto stabilisce che le imprese presentino una domanda alle proprie autorità nazionali per vendere un prodotto nel loro paese. Se l’autorizzazione è concessa, esse possono successivamente immettere il prodotto sul mercato di altri Stati membri in conformità al principio di riconoscimento reciproco.

Inoltre, semplificando le procedure per l’autorizzazione dei prodotti, i requisiti in materia di dati e la condivisione di dati, l’industria di biocidi non solo potrà risparmiare circa 2,7 miliardi di euro in 10 anni, ma, grazie alla condivisione obbligatoria dei dati, le nuove disposizioni consentiranno di ridurre la sperimentazione animale, incoraggiando un’impostazione più flessibile ed intelligente della stessa.

A norma del nuovo regolamento, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, l’ECHA, fornirà il supporto tecnico e scientifico alla Commissione e agli Stati membri e formulerà pareri sull’approvazione delle sostanze attive e sull’autorizzazione di biocidi da parte dell’Unione.

Il regolamento, adottato il 22 maggio 2012, abroga e sostituisce la precedente direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all’immissione sul mercato dei biocidi, adottata nel 1998 con l’obiettivo di armonizzare il mercato europeo dei biocidi e delle loro sostanze attive e di fornire, al tempo stesso, un elevato livello di protezione per le persone, gli animali e l’ambiente.

Il nuovo regolamento è anche il primo atto legislativo che ha integrato la nuova definizione della Commissione di nanomateriali. Dopo la sua adozione, la Commissione europea ha adottato numerose misure di esecuzione in modo da consentirne la corretta applicazione dal 1 settembre.

Per ulteriori informazioni:

Pagina web della Commissione sui biocidi:

http://ec.europa.eu/environment/biocides/2012/overview.htm

Pagina web dell’ECHA sui biocidi:

http://echa.europa.eu/regulations/biocidal-products-regulation

Pagina web sul nuovo regolamento:

http://ec.europa.eu/environment/biocides/2012/overview.htm

Scambio in Georgia – 20-27 settembre

The YE is the second stage of the project – “Be Active European Citizen!” For this project the partner organizations will not be changed and the most active participants from previous TC will be actively involved in organization process of this YE.
YE takes place in the sea-side town of Georgia – Kobuleti, between 20-27th of September, 2013. The project will last during 8 days (including arrival and departure). It will bring together 40 young people from 8 different countries, from EU and EECA: Georgia, Italy, Spain, Sweden, Denmark, Ukraine, Moldova and Azerbaijan. The themes of the project are: Understanding the concept and main values of European Citizenship (EC), rights, responsibilities and opportunities of an active citizen, promoting tolerance, solidarity and peace without any discrimination, by dialogue among young people from different countries by different backgrounds, stimulate better understanding of diversities, and developing awareness of European Citizens.

Inviate il vostro cv a mino@linkyouth.org  E’ necessario il passaporto.

Scambio in Armenia “Happy Bus” 26 settembre – 5 ottobre.

A Dilijan (Armenia) si svolgerà un fantastico progetto itinerante dal titolo “Happy Bus” a base di animazione di strada, musica e teatro e l’Associazione Link è l’associazione partner italiana. Dal 26 settembre al 5 ottobre, 40 partecipanti provenienti da Armenia, Italia, Moldova, Georgia, Ucraina, Polonia, Estonia e Portogallo viaggeranno nelle città armene a bordo di un bus per portare animazione e informazioni sull’Europa.

Cerchiamo 4 giovani tra i 18 e i 25 anni disposti a vivere questa esperienza!! Inviate il vostro cv a mino@linkyouth.org quanto prima! E’ necessario il passaporto.