Sprigionare le potenzialità imprenditoriali dell’Europa per ripristinare la crescita

Sprigionare le potenzialità imprenditoriali dell’Europa per ripristinare la crescita Per riprendere il cammino della crescita e tornare a livelli più elevati di occupazione, l’Europa ha bisogno di un maggior numero di imprenditori. Le nuove imprese, soprattutto quelle piccole e medie (PMI), rappresentano la principale fonte di nuova occupazione in Europa (quattro milioni di nuovi posti di lavoro ogni anno). Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, ha quindi presentato l’8 gennaio un piano d’azione destinato a sostenere gli imprenditori e a rivoluzionare la cultura imprenditoriale in Europa. Il piano sottolinea il ruolo fondamentale dell’istruzione e della formazione per far crescere nuove generazioni di imprenditori e prevede misure specifiche a sostegno degli imprenditori in erba tra i giovani, le donne, gli anziani, i migranti e i disoccupati. Con tassi elevati di disoccupazione, l’Unione europea dispone di un ampio bacino di risorse umane inutilizzate, in particolare fra i giovani e le donne. Il piano affronta anche gli ostacoli che limitano l’imprenditorialità grazie all’introduzione di misure ambiziose per favorire le start-up e la creazione di nuove imprese, agevolare il trasferimento di imprese, migliorare l’accesso ai finanziamenti e dare una seconda opportunità agli imprenditori onesti dopo un fallimento di impresa. Il piano indica anche sei ambiti chiave in cui occorre intervenire per creare un ambiente favorevole alla crescita e alla prosperità delle imprese: Accesso ai finanziamenti: oltre al rafforzamento degli strumenti finanziari esistenti, la Commissione propone la creazione di un mercato europeo della microfinanza e la semplificazione della fiscalità per consentire alle PMI di ottenere finanziamenti mediante investimenti diretti privati. Sostegno nelle fasi cruciali del ciclo vitale dell’impresa: dal momento che circa il 50% delle imprese fallisce nel corso dei primi cinque anni, gli Stati membri devono destinare maggiori risorse per aiutare le nuove imprese a superare questo periodo difficile, grazie ad esempio alla formazione degli amministratori, al tutoraggio in tema di R&S, alla costituzione di reti con i pari e con i fornitori e clienti potenziali. Sprigionare le nuove opportunità imprenditoriali dell’età digitale: le PMI crescono a un ritmo da due a tre volte più celere quando adottano le TIC. Un maggiore sostegno alle start-up stabilite sul web e al rafforzamento delle competenze in questo campo può aiutare sia gli imprenditori digitali che le imprese più tradizionali. Agevolare il trasferimento di imprese: la Commissione propone di espandere i mercati per le imprese e di eliminare gli ostacoli ai trasferimenti transfrontalieri di imprese. Seconda opportunità per gli imprenditori onesti dopo un fallimento: la stragrande maggioranza (96%) delle bancarotte è dovuta ad una sequela di pagamenti tardivi o di altri problemi pratici. Il “secondo tentativo”, tuttavia, ha più successo. La Commissione ha quindi proposto di spostare l’attenzione dalla liquidazione verso una nuova impostazione che aiuti le imprese a superare le difficoltà finanziarie Semplificazione amministrativa: la Commissione continuerà a perseguire con determinazione la riduzione dell’onere normativo. La Commissione intende inoltre promuovere l’imprenditorialità fra gruppi specifici della popolazione quali le donne, gli anziani, i migranti ed i disoccupati.

Fonte: Rapid Press Release, 9 gennaio 2013