Quadro di valutazione del mercato interno: l’edizione del quindicesimo anniversario è da record!

Nonostante i tempi difficili, dal quadro di valutazione del mercato interno pubblicato il 19 febbraio dalla Commissione europea risulta che gli Stati membri hanno dato la loro miglior prova nel recepire le norme UE nel diritto interno. Il mercato unico svolge un ruolo fondamentale per portare l’Europa fuori dalla stagnazione economica, ma non comporta automaticamente benefici: la tempestività di recepimento della legislazione è condizione necessaria per conseguire gli obiettivi indicati nelle direttive. Il deficit medio di recepimento nell’UE – ossia la percentuale delle direttive in materia di mercato interno non recepite in tempo negli ordinamenti nazionali – è diminuito dal 6,3% nel 1997 al livello record dello 0,6%, ossia al di sotto dell’obiettivo dell’1% convenuto dai capi di Stato o di governo europei nel 2007 e molto vicino allo 0,5% proposto nell’Atto per il mercato unico dell’aprile 2011. In questa edizione i risultati migliori sono stati ottenuti da Irlanda, Malta, Estonia e Svezia, che sono riuscite a recepire il più alto numero di direttive. Gli Stati membri sono inoltre riusciti a ridurre il numero complessivo delle direttive recepite in modo non corretto (il deficit di conformità si è ulteriormente ridotto dallo 0,7% allo 0,6%). È tuttavia aumentato il numero di direttive per cui il ritardo di recepimento è di 2 anni o più. Per quanto riguarda l’applicazione del diritto UE, il numero di infrazioni continua a diminuire, molto probabilmente grazie all’introduzione di dispositivi di soluzione dei problemi di mancata conformità al diritto UE in una fase precedente della procedura. Rispetto al novembre 2007, il numero dei procedimenti di infrazione aperti è diminuito del 38%. Il numero più elevato di procedimenti d’infrazione avviati dalla Commissione riguarda l’Italia, seguita dalla Spagna e dalla Grecia. La maggioranza dei casi continua a riguardare la fiscalità e l’ambiente. Tenendo conto di tutti gli indicatori relativi all’attuazione, gli Stati che vantano i migliori risultati complessivi sono la Romania, l’Estonia, Cipro, la Repubblica ceca e la Lituania. Fonte: Rapid Press Release, 19 febbraio 2013